Lina Passalacqua: le quattro stagioni

(…) Le opere esposte permettono di cogliere, oltre alla sapienza tecnica e alla preziosità del tessuto pittorico, la raffinata sensibilità con cui l’artista traduce le interne pulsazioni creative. Esse, pur evocando nel dinamismo segnico la matrice futurista, propongono un astrattismo lirico di grande forza espressiva da cui affiora l’intensità di uno scavo interiore condotto fin nelle profondità più insondate dell’anima. Le “sue” stagioni sono chiara metafora della vita nel suo scorrere, dal momento sorgivo al suo ineluttabile declinare, ma più ancora sono metafora della ciclicità infinita dell’esistere in cui il cammino del singolo appare come un abbagliante frammento vitale, una nota sospesa di poesia inserita nell’armonica partitura del cosmo. (…)