LE QUATTRO STAGIONI
La natura è sempre la stessa.. ..ma l’arte deve darle il respiro della durata, deve farcela gustare come eterna.
Paul Cézanne
Dopo avere dipinto la serie degli elementi cosmici – acqua, aria, terra, fuoco- Lina affronta il ciclo delle stagioni, cogliendo originali relazioni di forme e colori, alimentate da una concezione dinamica del reale, che ne interpreta le infinite metamorfosi.
La vita della natura diviene occasione per rintracciarne i segreti, coglierne l’essenza , sublimarne le apparenze, con piena consapevolezza della sua ricchezza, dei suoi perenni contrasti.
Guidata da una sensitività storicamente “ moderna”, l’artista adotta con piglio virile, pur senza trascurare accenti di sottile poesia, toni diretti, che sconvolgono i linguaggi tipici dell’arcadia, eliminano ogni indulgenza a una statica poeticità, enucleano forti elementi di novità, innescati su una robusta attitudine creativa.
L’eterno rinnovarsi del creato è colto in modo franco, seppure attento a percepirne il palpito, a disegnare un diario intimo e commosso, che riflette la profondità della coscienza .
Grandi unità cromatiche si integrano in complessi ingranaggi espressivi, determinazione e coraggio animano un lavoro che riflette, in modo autonomo, esperienze di avanguardie storiche,dal futurismo all’astrattismo .
L’eredità futurista si ritrova nell’energia plastica, nel fluire dinamico del segno,nell’eliminazione di strutture rigidamente prospettiche, nel tendere della visione all’infinito, nel premere di forze che sembrano volere uscire dal dipinto. L’adesione a un astrattismo di matrice lirica si manifesta nel senso di libertà del ductus pittorico, nell’ individuazione di una capacità espressiva che superi ogni suggestione naturalistica, nell’importanza attribuita allo spessore di un colore compatto e squillante, che riflette una risonanza interiore.
L’occhio indaga sui particolari, accenna attraverso la forma a voli dell’anima, resi attraverso la musicalità dei movimenti del pennello. Attraverso un affinarsi della sensibilità, emerge la capacità di rendere plastico, concreto, ciò che sarebbe potuto apparire incorporeo, in plasmabile, irrappresentabile.
Suggestioni musicali, insieme agli echi delle voci dei poeti, sono sicuramente elementi di stimolo nell’ impresa di rendere visivo il segreto profumo del mondo.
Il volteggiare di una foglia, l’arabesco di un ramo che si espande nell’aria, il volo di un uccello che sembra inghiottito nell’azzurro, l’armonia di una nuvola sul profilo delle cose, le sfumature del grande insieme di un universo in perenne trasformazione, sono colti con tesa osservazione, fusi nell’unità di vero e ideale.
Una complessa registrazione penetra fino alle fibre più segrete del creato: il senso panico del rinascere della vita dall’imo pulsa nella Primavera, il canto alto e fondo, vibrante di colori accesi racconta l’ Estate, il baluginio segreto di una bellezza raccolta testimonia l’Autunno, la sinfonia dei bianchi abbaglianti ritma nell’Inverno una successione di immagini, che trasmettono una profonda, seppure controllata emozione.
La fantasia vola e il senso dell’ascesi è volo dell’anima, un vento ideale sembra testimoniare l’ondata della vita, il commuoversi dell’eterno grembo del mondo.
Il canto si espande con amorosa esaltazione ,lo sguardo individua un particolare rivelatosi alla profondità di un occhio prensile di fronte alla maestà dei cieli, degli orizzonti, dell’insondabile mistero del creato.
Gli elementi naturali costituiscono il punto di contatto fra l’idea e il reale,
l’idea genera la visione, ciò che è esterno diviene espressione e riflesso di un atteggiamento interiore.
Se osserviamo il dipinto Le quattro stagioni, che riassume l’esperienza di tutto il ciclo, rileviamo come una concezione lirica delle forme esprima una continuità dinamica, simbolo della vita stessa nel suo succedersi. Linee, forme, colori sono diventati energia.
Presentazione in catalogo LINA PASSALACQUA – Le Quattro Stagioni
Gangemi International Editore, marzo 2013
Mostra Personale Museo del Vittoriano dal 18 aprile al 18 maggio 2013 Roma