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Intervista a Lina Passalacqua: Futurista dei nostri tempi by Ca2Solution

Aprile 17, 2025 by Ca2Solution

Lina, grazie per aver accettato la nostra proposta di intervista! Ci racconta il suo primo ricordo legato all’arte?

I primi soldi che ho guadagnato nella mia vita (a tredici anni) sono legati alla commissione per un regalo di nozze di una riproduzione della Madonna col bambino di Filippo Lippi.

Come nasce e si sviluppa il suo linguaggio visivo?

Dopo un primo periodo figurativo in cui frequentavo lo studio dell’incisore Carlo Alberto Petrucci (presidente della Calcografia Nazionale e grande amico di Morandi), ho avuto la fortuna di conoscere due grandi maestri del secondo Futurismo, Enzo Benedetto e Antonio Marasco. Il primo oltre a essere un bravissimo pittore, era anche il direttore della rivista Futurismo Oggi, redazione che per diversi anni ho frequentato.

C’è un’opera o un artista a cui si sente particolarmente legata?

Mi sento legata a due grandi futuristi, Umberto Boccioni e Giacomo Balla, che considero i miei maestri ideali.

Come vive il rapporto con il web e i social media? Li utilizza personalmente o si affida ad altri?

Banalmente non lo vivo. Mi affido ad altri.

Crede che internet possa essere uno strumento valido per la diffusione dell’arte?

Sicuramente rende la diffusione dell’arte più semplice e usufruibile a un grande pubblico, ma bisogna vedere in che modalità viene trasmessa e soprattutto non deve essere manipolata.

Cosa pensa Lina Passalacqua della fruizione dell’arte attraverso uno schermo? Crede si perda qualcosa rispetto all’esperienza dal vivo?

Un esempio: il quadro I Girasoli di Van Gogh è stato manipolato, proiettato per terra e sui muri, in modo che le persone vi entrassero “virtualmente” per godere di una experience immersiva e si facessero anche dei selfie. Può essere uno spettacolo divertente, ma il quadro appeso al muro ti dà un’emozione, una magia, ti fa pensare; cosa che un semplice spettacolo non riesce a fare.

Ha ricevuto feedback da luoghi lontani grazie alla rete?

Sì sicuramente, ho ricevuto diversi feedback dai luoghi più svariati.

3 consigli che Lina Passalacqua si sente di dare ai giovani che oggi si avvicinano all’arte.

Un solo consiglio per chi ama la pittura e ama dipingere. Io dico sempre “un rosso e un giallo lo adoperano tutti, ma un rosso e un giallo messi in mano ad un artista diventano pittura, diventano bellezza, diventano emozione, diventano magia – vedi I Girasoli di Van Gogh”, dunque la pittura richiede una buona tecnica, tempi lunghi, molto sacrificio e molto amore, contrariamente ad alcune pitture realizzate oggi dove sopra un’immagine creata dal computer si interviene con i colori.

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